Giochi sporchi

Solo le note di un brano rock le facevano compagnia mentre volgeva lo sguardo a destra e sinistra alla ricerca di un qualcosa che le facesse provare un brivido. Con le mani strette al volante, si rendeva conto che scorrazzare inutilmente non era per niente servito ad azzerare i pensieri, ma ad un certo punto la lampadina del suo cervello si era illuminata davanti ad un cantiere abbandonato a ridosso della tangenziale.

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Stasera sull’Hermada nessun colpo

Il diario ci restituisce il ritratto di un poeta legato ai valori della tradizione contadina, un uomo a tutto tondo. È partito per la guerra convinto della necessità di liberare Trento e Trieste, senza mire di egemonia su altri popoli, crede in Dio, ha ricevuto una solida formazione scientifica e la usa per spiegare i fenomeni naturali e sociali secondo gli strumenti scientifici dell’epoca.

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Gli sproloqui di Pippo

Fin dai tempi di Adamo ed Eva, naturalmente dopo che furono sbattuti fuori dall’Eden, l’uomo ha sempre lavorato accumulando in gioventù le risorse per affrontare la vecchiaia. Esattamente come fanno le formiche. I figli, per di più, costi-tuivano la vera assicurazione per una buona vecchiaia. A essi spettava il compito di badare alle necessità dei genitori non in grado di automantenersi.

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Piume baciatemi la guancia ardente

Le gesta del leggendario “Eroe del Pasubio”, il bersagliere Salvatore Damaggio, comandante la 4ª Sezione Mitragliatrici del IV Battaglione dell’86.mo Reggimento Fanteria Brigata Verona, sono state ricostruite nel libro “Piume baciatemi la guancia ardente” un romanzo scritto dall’abile penna della scrittrice siciliana Vera Ambra, liberamente ispirato alla battaglia che il 2 luglio del 1916 lo rese protagonista di una celebre vittoria.

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Il passato non finisce mai

Dario Marchetti e Stefano Iachetti prendono spunto da un fatto realmente accaduto nel 1944 e miscelano autobiografia e finzione, personaggi reali e immaginari, per creare un romanzo che ha il suo sviluppo nel culmine degli anni di piombo. Alternano nel testo visioni adolescenziali ad analisi politiche e sociali tipiche di quegli anni. Un caso di omicidio è il pretesto per scavare nel passato di un paese e svelare il mistero che ha avvolto l’eccidio di alcuni soldati americani nella collina di San Benedetto, a Montebuono in Sabina.

 

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Con l’inchiostro dei vostri occhi

Mariano Campo, il cui cimento letterario da novizio lo monda da qualsivoglia presunzione, è uno che fa col cuore. Chi, come lui, ha avuto il dono di saper raccontare attraverso la scrittura ha il dovere – infrante le paratie del pudore – di provare a mettere ordine tra le centinaia di sogni della propria gioventù per consegnare qualcosa a quanti, tra di noi, non hanno mai perso la curiosità di sapere e anche a quelli che verranno dopo.

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