Come il traduttore di allora umilmente ammise di non potere risolvere l’aporia, e tentò la riproduzione della fonìa del verso, così auguriamo che Pippo Nasca abbia vissuto e operato – almeno tali ci pàrvero le versioni qui esposte- in confronto all’italico Leopardi.
Dal bianco di un foglio
Questa pregevole raccolta di poesie di Dominga Carrubba ci riconcilia con il senso della “parola” proprio in un momento storico in cui sembra che essa abbia smarrito il suo intrinseco ed originale valore. È un piacere avvertire che i termini lessicali ancora possono fruire d’una forte vitalità fino al punto di recuperare e conservare il privilegio di essere veicolo di trasmissione delle proprie sensibilità nei riguardi del lettore.
È una poesia, dunque, che nasce nel silenzio della propria intimità per poi manifestarsi in frequenti analisi sui valori smarriti e perdita di punti di riferimento chiari; quindi, per questo, è poesia dove l’intimismo si fa universale perché così dev’essere. La poesia, infatti, non è mai un evento personale in quanto tutto ciò che provoca timori e turbamenti nel proprio intimo, nasce dalla realtà in cui si vive.
È una poesia, dunque, che nasce nel silenzio della propria intimità per poi manifestarsi in frequenti analisi sui valori smarriti e perdita di punti di riferimento chiari; quindi, per questo, è poesia dove l’intimismo si fa universale perché così dev’essere. La poesia, infatti, non è mai un evento personale in quanto tutto ciò che provoca timori e turbamenti nel proprio intimo, nasce dalla realtà in cui si vive.