Fiamme Gialle ad Atene: Ovvero l’incredibile avventura del colonello Ettore Gemmi (Piacenza, 1865 – Verona, 1919)

Fiamme Gialle ad Atene: Ovvero l’incredibile avventura del colonello Ettore Gemmi (Piacenza, 1865 – Verona, 1919)

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Dettagli del Libro

Pages

118

Publisher

Akkuaria

Language

Italiano

ISBN

978-88-6328-411-9

Released

Febbraio 2023

Formato

Cartaceo

Nota sull'autore

Gerardo Severino

Gerardo Severino

Il Maggiore della Guardia di Finanza Gerardo Severino è nato a Castellabate (Salerno) il 26 ottobre del 1961. Arruolato nel Corpo nell’ottobre del 1981, vi ha percorso una brillante carriera operativa che, fra l’altro, lo ha visto impegnato anche presso il Tribunale di Palermo alle dirette dipendenze del compianto Giudice Giovanni Falcone.
Promosso ufficiale per “meriti eccezionali” nel 2003, è stato posto alla direzione del Museo Storico del Corpo, nonché a capo di due Sezioni dell’Ufficio Storico del Comando Generale della Guardia di Finanza, incarico, quest’ultimo, ricoperto sino al luglio del 2014.
Il Maggiore Severino è autore di numerosi libri, saggi ed articoli di storia militare, molti dei quali pubblicati dalle principali riviste italiane ed internazionali.
É destinatario di numerosi riconoscimenti, sia nazionali che internazionali, fra i quali il prestigioso “Premio Joe Petrosino”, edizione 2010, riservato a chi si è particolarmente distinto nella lotta alla criminalità organizzata. Fra le numerose onorificenze che gli sono state concesse, alcune anche da parte di Stati Esteri, si annovera quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italia, concessagli dal Capo dello Stato il 27 dicembre 2013.
È anche “Cittadino Onorario” di alcuni Comuni italiani, a lui riconoscenti per le ricerche che ha dedicato ad importanti eroi delle Fiamme Gialle.
Attualmente l’ufficiale ricopre anche l’incarico di Direttore del “Nucleo di Ricerca”, al quale il Comandante Generale della Guardia di Finanza ha affidato il compito di ricostruire le azioni umanitarie delle quali si resero protagonisti i finanzieri in favore dei profughi ebrei e dei perseguitati dal nazi-fascismo dopo l’8 settembre 1943.
Il “Nucleo di Ricerca” da lui presieduto, oltre ad una Medaglia d’Oro al Merito Civile concessa alla Bandiera di Guerra della Guardia di Finanza, ha ottenuto altre otto Medaglie d’Oro al Merito Civile individuali, nonché cinque Medaglie di “Giusti fra le Nazioni”, concesse tutte alla memoria di militari del Corpo che si sono distinti in favore dei profughi ebrei e dei perseguitati dal nazifascismo, alcuni dei quali caduti nei campi di sterminio tedeschi, o fucilati.
Da ultimo, nel corso del 2014, è stato nominato Consulente Storico nell’ambito della causa di beatificazione di Don Giuseppe Gabana, già Cappellano Militare della Legione Guardia di Finanza di Trieste.

Fiamme Gialle ad Atene: Ovvero l’incredibile avventura del colonello Ettore Gemmi (Piacenza, 1865 – Verona, 1919)

Quella che si propone non è solo la storia della prima missione all’estero che fu affidata all’allora Regia Guardia di Finanza, dopo ovviamente l’istituzione, avvenuta nel corso del 1886, del Distaccamento Coloniale di Massaua (Eritrea), occasione che portò, per la prima volta in assoluto, le Fiamme Gialle d’Italia fuori dai “Sacri confini della Patria”, frontiere che le stesse vigilavano sin dal lontano 1774. Essa è, infatti, anche e soprattutto la storia del uomo e dell’ufficiale che la rese non solo possibile, ma che la seppe trasformare in un’ottima occasione per far conoscere a tutta Europa sia l’efficienza che la preparazione professionale assunta ormai dal Corpo dei Finanzieri.
Il Colonnello Ettore Gemmi, un nobile piacentino che tanto lustro conferirà dapprima all’Amministrazione Gabellaria del Regno d’Italia e in seguito alla Regia Guardia di Finanza, alla quale appartenne sino alla morte prematura, nel 1919.
Ebbene, verso la fine del 1899, nell’ambito di un attento programma di riforme istituzionali varate dal Re di Grecia, Giorgio I, il Governo di Atene intraprese i necessari contatti con il Ministero degli Esteri d’Italia, onde chiedere al nostro Paese, in quel frangente preso evidentemente a modello di efficienza organizzativa, di collaborare con il proprio Dicastero delle Finanze in quello che doveva essere un vero e proprio riordino del sistema della vigilanza finanziaria e confinaria dello Stato balcanico, con conseguente organizzazione e primo impianto del futuro Corpo della Polizia Doganale.
Tale incombenza fu affidata ad uno dei più preparati ufficiali del Corpo, il Sotto Ispettore (Capitano) Ettore Gemmi, un vero e proprio esperto del settore doganale.
Alla prima missione, che si tenne di fatto nel corso del 1900, ne seguì una seconda, destinata ad operare per ben tre anni e purtroppo interrotta non solo a causa dello scoppio della “Grande Guerra”, nel 1914