Il gioco di Giarre

Il gioco di Giarre è costituito da 64 carte divise in vari colori, le verdi per i monumenti, i musei e i parchi, le azzurre per palazzi e piazze, le gialle per le chiese. Inoltre sono presenti due carte arancioni con i simboli di Giarre e due carte rosse che rappresentano il rapporto tra la città e l’Etna.

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Dettagli del Libro

Pages

64

Publisher

Akkuaria

Language

Italiano

Released

Aprile 2022

Formato

Cartaceo

Nota sull'autore

Alfredo Sorbello

Alfredo Sorbello è nato nel 1980 a Catania. È ingegnere informatico.
Per lui la scrittura è imbottigliatrice di emozioni, una poesia o un racconto hanno significato e valore solo se riescono a conservare intatta e trasmettere nel tempo l’emozione che li ha generati.
Alcune delle poesie sono state pubblicate nelle antologie: Teatro del Tempo, Akkuaria 2001, Sul filo dell’innocenza, Akkuaria, 2001, Fili di Parole, Perrone Editore, 2011.
Nel 2014 col racconto Nelle trincee del mare si è classificato al terzo posto nel concorso internazionale di narrativa e poesia intitolato alla memoria del giornalista e scrittore Fortunato Pasqualino.

L’Associazione Akkuaria, nell’ambito delle proprie iniziative atte a recuperare la memoria storica delle Città Siciliane e di rendere fruibile quelle informazioni oggi disperse nell’ampia bibliografia relativa al territorio ha il piacere di presentare
“Alla riscoperta di Giarre”
una iniziativa turistico-culturale, ideata e realizzata da Alfredo Sorbello, rivolta prevalentemente alle fasce scolastiche della cittadinanza di Giarre.
Il progetto è nato durante il periodo delle restrizioni pandemiche ed è frutto della considerazione di un padre che vedeva i propri figli più interessati alla realtà virtuale di mondi inesistenti nei giochi online rispetto la realtà “reale” che i ragazzi difatti ignorano.
Per coinvolgerli serviva un mezzo di sintesi con capacità ludiche come un gioco di carte per rendere facilmente accessibile la memoria della città, specialmente in un momento storico in cui la pandemia ha accelerato il processo di alienazione dei ragazzi dalla realtà che li circonda, sempre più immersi nella bulimia informativa dei moderni mezzi di comunicazione.
Il gioco di Giarre è costituito da 64 carte divise in vari colori, le verdi per i monumenti, i musei e i parchi, le azzurre per palazzi e piazze, le gialle per le chiese. Inoltre sono presenti due carte arancioni con i simboli di Giarre e due carte rosse che rappresentano il rapporto tra la città e l’Etna.
Il retro delle carte raffigura i simboli geometrici della piazza Duomo mentre il colore rosso rubino è quello del vino delle nostre terre, il vino di una delle zone vinicole che fu la più produttiva della provincia di Catania. Ogni carta ha un numero che la identifica sulla mappa, una foto che ritrae il luogo d’interesse e un testo che ne descrive la storia e le caratteristiche.
Le regole del gioco sono molto semplici, simili ad una sorta di briscola e permetteranno di avvicinare alla storia di Giarre non solo gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado nel comprensorio comunale ma anche tutti i cittadini, le attività commerciali e produttive e ovviamente i turisti che il territorio può accogliere in maggior numero offrendo il valore aggiunto della storia ai proprio luoghi di interesse tra cui spiccano tra le altre alcune eccellenze in stile Liberty e le opere dello scultore Domenico Tudisco e di Antonio De Francesco.