Antidotum Tarantulae

Che si tratti di superstizione, di psicodramma ancestrale o di una forma primitiva di terapia comunitaria, il tarantismo resta un fenomeno che scuote, interroga, commuove. Un’eco di un’urgenza umana universale: quella di trovare uno spazio in cui poter esprimere il dolore, per trasformarlo. E questo saggio lo racconta con rispetto, profondità e partecipazione emotiva. 

12.00

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Dettagli del Libro

Pages

141

Publisher

Akkuaria

Language

Italiano

ISBN

9798288429910

Released

Agosto 2025

Formato

Cartaceo

Nota sull'autore

Thomas Giuseppe Nicosia

Thomas Giuseppe Nicosia

Thomas Giuseppe Nicosia, nato ad Agrigento nel 1998, è un musicista professionista che si è laureato in chitarra al conservatorio Vincenzo Bellini di Caltanissetta con il massimo dei voti.
Ha conseguito diversi riconoscimenti per essersi distinto come musicista sia nell'ambito della musica pop/rock che in quello classico.
I suoi interessi di ricerca si concentrano sull’intersezione tra musica e identità culturale, con particolare attenzione ai repertori musicali della tradizione popolare. Il suo interesse per il tarantismo nasce dopo essersi imbattuto nella figura di Athanasius Kircher ed aver approfondito i vari repertori chitarristici durante i suoi studi che si approcciano verso etnografia, storia, musicologia e psicologia culturale.
Questo libro rappresenta il frutto di un'accurata ricerca volta a restituire complessità e profondità a un fenomeno ancora oggi vivo nella memoria collettiva del Sud Italia.

Ci sono luoghi dell’anima in cui il razionale e l’irrazionale si intrecciano senza soluzione di continuità, dove la sofferenza interiore cerca un varco di salvezza attraverso il ritmo, il corpo, il suono e la fede. Il tarantismo, fenomeno affascinante e complesso che affonda le sue radici nel cuore del Sud Italia, in particolare nella terra calda e misteriosa del Salento, è uno di questi luoghi: un crocevia di simboli, una rappresentazione del dolore e della rinascita, al contempo rito e cura, danza e invocazione, esorcismo e liberazione collettiva.
Questo saggio ci accompagna in un viaggio intenso e stratificato, dove la storia si fonde con il mito, e il sapere scientifico si confronta con la forza arcaica del simbolo e del rito. Non è soltanto un’indagine antropologica condotta con attenzione e rigore, ma anche una riflessione più ampia e profonda sul rapporto tra l’individuo e la comunità, tra il corpo e la spiritualità, tra il dolore e la guarigione, tra sacro e profano. Ogni pagina rivela il tentativo di restituire dignità a un fenomeno troppo spesso relegato ai margini della cultura ufficiale, ma che merita invece uno sguardo attento, sensibile e partecipe.