Dormono tutti tranne me

Dormono tutti tranne me

Un pomeriggio di pioggia, una tazza di caffè bollente: l’occasione perfetta per leggere l’opera prima di Guida Teresa, Dormono tutti tranne me (Edizioni Akkuaria, pp. 114, € 12,00). Autrice e insegnante di professione, Guida idealista e fantasiosa, come ama definirsi, condensa in poco più di cento pagine tutta la fragilità, la forza, la quotidianità di una donna, di una madre e di una (ex) moglie «Nei due giorni a settimana e nei week end che i bambini sono con il padre mi dedico a me stessa, completamente. In quei due giorni riesco a lavarmi con calma nello spogliatoio della palestra, metto perfino la maschera idratante nei capelli […] mi fermo a osservare lo stato delle rughe e dei rigonfiamenti del mio corpo davanti al grande specchio di fronte alle docce e poi mi rivesto con calma».

La narrazione in prima persona della protagonista Licia, quasi trentaseienne, fa emergere prepotentemente da una parte la concretezza e la riflessione e dall’altra l’immaginazione e la leggerezza di una donna comune in una notte di normale insonnia: «Questa storia è iniziata un paio di anni fa, in una di quelle notti in cui non si riesce proprio a prendere sonno e al buio si inizia a fantasticare e le idee confondono. Ma ho sperimentato sulla mia pelle che se in quelle notti infilavo dentro al computer il groviglio dei miei pensieri, questi, sulla schermata luminosa, si dipanavano uno a uno rendendomi più leggera e predisponendomi meglio al sonno. Quindi ripeto l’esperimento, ora che ne ho bisogno più di ogni altra cosa al mondo. Stavolta sono bloccata qui e il braccio mi fa male. Stavolta ho bisogno del tuo aiuto, Valeria». Valeria, un’amica, una vicinanza fisica e morale con cui parlare, scrivere, sfogarsi, salvarsi. Valeria incarna l’importanza dell’ascolto, dell’aprirsi con qualcuno, di raccontarsi e raccontare, di non sentirsi troppo soli.

Una scrittura densa di emozioni, di stati d’animo, di amore e di speranza in cui probabilmente tante ragazze, tante giovani mamme e soprattutto tante donne che si battono per una vita migliore, si ritroveranno e ne gusteranno ogni singola frase. Licia deve fare i conti con il suo passato, con il suo presente e con il suo futuro, con uomini sbagliati o forse no, con un lavoro intenso, con due figli a cui dare attenzioni e a cui far conoscere le variopinte forme dell’umanità. Licia deve fare a botte con una felicità che appena arriva sfugge in un attimo, con una società piena di pregiudizi, alla ricerca spasmodica di effimero potere e di chissà quali trasgressioni. «Io voglio essere ignorata, dimenticata. Non voglio più che mi si chieda qual è il mio giorno libero o dove sono i bambini quando mi vedono uscire di sera, coi tacchi alti e la pochette in mano». Guida Teresa

Un breve romanzo al femminile, una storia comune di ordinaria consuetudine, di folle amore, di diritti e di doveri, di scelte e di non scelte, di sorprendente realtà. È una scrittura fresca che arriva dritta alle lettrici e ai lettori, che descrive e rappresenta l’universo femminile connesso con quello maschile in un confronto anche a volte deludente. Una riflessione inevitabile sulla dimensione enorme di sacrificio femminile e sulla difficoltà di ricoprire spazi e ruoli ancorati ad una mera “tradizione” maschile, una riflessione sul pragmatismo di un equilibrio dell’anima che una donna, ma in generale un essere umano ricerca disperatamente. Un libro da leggere e rileggere anche per i suoi tratti simpaticamente comici e inaspettati.

Domenica Riggio Guida Teresa
(www.excursus.org, anno IX, n. 84, luglio 2017)

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>